Esploratori

La Branca Esploratori è la prima delle branche che storicamente si sono formate. Lo scoutismo inizia infatti con la pubblicazione del libro “Scouting for boys” di B.P.: un manuale sullo scoutismo rivolto ai ragazzi. Si racconta che dopo la sua diffusione reparti scout iniziarono a formarsi in tutto il Regno Unito su iniziativa dei ragazzi stessi che, avendo letto “Scoutismo per ragazzi”, iniziarono a dar vita alle prime Pattuglie scout, alle prime imprese, alle grandi avventure immerse nella natura, al servizio verso il prossimo ed anche alle prime azioni di protezione civile.

Fondamento della Branca Esploratori è la naturale tendenza dei ragazzi dai 12 ai 16 anni a riunirsi in “bande” per compiere avventure e imprese. Non è raro, inoltre, che bande del genere sviluppino una propria organizzazione e un proprio codice d’onore. Su queste osservazioni B.P. ha creato così il metodo scout che in sintesi prevede:

– l’organizzazione dei ragazzi di diversa età anagrafica in Pattuglie (Patrol) opportunamente autonome, guidate da un Capo Pattuglia (di solito il più grande);

– dei valori positivi inspirati dalla cavalleria e concretizzati in una Legge ed una Promessa;

– una serie di simboli, riconoscimenti e distintivi;

– l’imparare facendo grazie ad un programma progressivo e stimolante adatto agli interessi dei ragazzi

– la vita all’aria aperta;

– una progressione personale

– il tutto supportato da adulti in servizio.

Fulcro del sistema metodologico è l’autoeducazione (la self education) che porta i ragazzi ad imparare dalla propria esperienza. Un metodo del genere dimostra di funzionare ancora oggi malgrado gli oltre cento anni dal primo campo scout.

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